Translation and Language Industry Observations

Punzonatrice pantografica Hollerith

Modulo del censimento del 1920
Trascrizione del censimento del 1950

La foto del 1940 riportata qui sopra (cliccare sulla foto per vederla a schermo intero) mostra un’operatrice di punzonatrice pantografica che immette dati da un modulo del censimento del 1920 come quello mostrato sulla sinistra, che erano stati compilati a mano dai partecipanti al censimento. Il modulo veniva montato su un rullo che poteva essere ruotato in modo tale il soggetto corrente si trovasse subito al di sopra del bordo smussato della tavola anteriore in legno. Per ogni punzonatura l’operatrice doveva posizionare il punzone sul foro corrispondente, un’operazione che richiedeva molto lavoro, era impegnativa e soggetta a errori. Hollerith stesso disse in una delle sue domande di brevetto: “Quando le varie voci sono state così trascritte, può essere desiderabile o necessario verificare, completamente o parzialmente, l’accuratezza di tale trascrizione.” [Truesdell, pag. 37] In ogni caso, la punzonatrice pantografica esposta nel museo Smithsoniano recita “THE TABULATING MACHINE COMPANY, WASHINGTON, D.C., System Patented January 8, 1889” [sistema brevettato l’8 gennaio 1889, NdT], dunque in largo anticipo per il censimento del 1890, era molto più precisa e facile da usare dell’obliteratrice per i biglietti ferroviari e consentiva l’immissione di più dati per scheda.

La foto del 1950 mostra come i moduli del censimento venivano elaborati come nel 1890, ma con una punzonatrice migliore: la IBM 012 del 1925, che era come il tastierino numerico di una tastiera moderna.

Nel 1910, i tabulatori stessi eseguirono alcune verifiche sugli errori… “Se, ad esempio, tutto il colore veniva lasciato non perforato, la scheda non registrava, quindi non suonava il campanello che l’operatrice aspettava di sentire. Le schede venivano scartate anche se erano “fuori calibratura” o comunque difettose dal punto di vista meccanico. Furono così esaminate queste schede scartate e riforniti gli elementi omessi oppure furono punzonate delle nuove schede che rispettassero i requisiti meccanici. Oltre a queste schede difettose, molte schede contenevano elementi così incoerenti da sollevare domande relative all’accuratezza tanto della punzonatura quanto dei moduli consegnati originali da cui erano state punzonate. Il ciclo di verifica del 1900 ebbe l’obiettivo di affrontare entrambe le tipologie di schede difettose, prima dell’uso delle schede nelle tabulazioni finali, attraverso una macchina speciale che venne cablata per scartare non solo le schede incomplete e difettose, ma anche quelle con elementi incoerenti, o comunque spesso soggette a problemi di accuratezza, e con una notevole quantità di elementi di minor frequenza ma che comunque si desiderava essere doppiamente certi.” [Truesdell, pp. 94-95]

Questi cicli di verifica furono forse il primo esempio di “programmazione via cavo”, reso possibile dall’invenzione di Hollerith del pannello di cablaggio per il suo Tabulatore di tipo I nel 1906.

Riferimenti

  • 1920 Overview, United States Census Bureau.
  • 1920 Federal Population Census Schedule, raogk.org (“Random Acts Of Genealogical Kindness”).
  • U.S. Bureau of the Census Tabulating Machine, Smithsonian National Museum of American History, which notes that the 1920 census was tabulated on machines developed internally by the Census Burueau, to avoid paying rent to the Hollerith company as it did in 1890 and 1900.
  • Hollerith Pantographic Card Punch, Smithsonian National Museum of American History.
  • Truesdell, Leon E., The Development of Punch Card Tabulation in the Bureau of the Census 1890-1940 , Bureau of the Census, US Government Printing Office, Washington DC (1965).

Pagina originale
Pubblicato da : Frank da Cruz

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